Là fuori, nel mondo, infuriano guerre, povertà, ingiustizie, soprusi: la lotta per il potere ha reso l’uomo feroce e il mondo un luogo di terrore e miseria. Ma basta il gesto di una ragazzina che, in modo del tutto disinteressato, decide di salvare un bambino abbandonato, per salvare l’umanità intera.
Il cerchio e il bambino è una parabola popolare epica, sullo sfondo di un paese in guerra, che ci ricorda in maniera inquietante tanti fronti e contesti di guerre contemporanee.
Ne sono protagonisti una sessantina di personaggi, che a loro volta ci rimandano, come in uno specchio, la nostra immagine di esseri umani, fragili e crudeli, e il nostro destino, o la nostra scelta, di essere nella vita vittime, carnefici o spettatori indifferenti.
Gli allievi e le allieve del laboratorio intensivo del mercoledì si sono sperimentati lungo due direzioni principali. Prima di tutto, hanno lavorato sul personaggio (anzi sui personaggi, visto che ognuno ne interpreta due, tre, cinque!, con cambi di costume repentini e a vista), andando a costruire figure che talvolta sono maschere grottesche, quasi marionette o pupazzi animati, e talvolta sono invece così semplicemente, così teneramente umani, da essere quasi cinematografici. Si tratta, nel primo caso di tutti i personaggi che in qualche modo rappresentano il potere, l’egoismo, l’indifferenza verso l’altro, e, nel secondo, di tutti i cosiddetti “piccoli”, gli umili, i senzaterra, che sono capaci di azioni grandi perché hanno tempra, voglia di resistere e assolutamente niente da perdere. Poi, hanno lavorato sulla coralità, che altro non è che una grande pratica di ascolto reciproco e consonanza sulla scena: il lavoro teatrale forse più bello e profondo, quello che, volendo, rappresenta una sorta di allenamento alla convivenza civile anche là fuori, nel mondo.
Il cerchio e il bambino: una storia e un lavoro che, dall’oscurità, provano ad estrarre la luce, l’umanità, la scintilla che ci fa sentire l’altro non come un nemico ma come un fratello, e il mondo come una casa comune, di cui prendersi cura insieme.
con gli allievi e le allieve del laboratorio Intensivo di Recitazione del Mercoledì: Rodina Allushaj, Marisa Bergamini, Francesco Bonci, Giulia Castegnaro, Simona Cavalleri, Valentina Ferri, Brankica Grudic, Alessandro Lydster, Bernardino Macario, Matilde Mariotto, Marco Martinelli, Salvatore Musella, Stefano Peschiutta, Elisa Pompilio, Monia Stanev
con la partecipazione straordinaria di Matteo Bonazzi
laboratorio e regia: Micaela Casalboni
INTERO: € 8,00
ALLIEVO/A ITC STUDIO: € 8,00
RIDOTTO 6-11 anni: € 5,00
OMAGGIO 0-5 anni
ITC Teatro, Via Rimembranze 26, San Lazzaro di Savena (BO)
2024 - Teatro dell'Argine Società Cooperativa Sociale
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